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Agorà 2018, Milano - 20° Congresso Internazionale di Medicina Estetica


Giornata specialistica in Scienza dell’Alimentazione, sessione di "Dietoterapia nella prevenzione e nel trattamento dell’obesità, del sovrappeso e dell’invecchiamento" a cura del Prof. Benvenuto Cestaro (Dipartimento di Scienze Biomebiche e Cliniche Luigi Sacco).

TITOLO DELLA RELAZIONE: Nutrizione e cellulite.

ABSTRACT

La Panniculopatia Edemato-Fibro-Sclerotica (o cellulite), è una degenerazione progressiva del tessuto sottocutaneo dovuta a molteplici fattori. Si tratta dunque del sintomo aspecifico di un disturbo sistemico ben più importante, che origina a livello cellulare e si estende all’intero organismo provocando danni a carico del tessuto connettivo e della Matrice Extra-Cellulare (MEC). Una scorretta alimentazione e uno stato nutrizionale non ottimale possono portare ad alterata funzionalità mitocondriale, riduzione della massa magra e modificazione della MEC, la quale, ha un ruolo fondamentale nella diffusione di tutti i segnali biochimici che modulano proliferazione, differenziazione, sopravvivenza e migrazione cellulare. Questa condizione può avere effetti molto negativi a lungo termine, tra cui, lo sbilanciamento dell’equilibrio tra produzione ed eliminazione delle specie reattive dell'ossigeno ad opera dei sistemi di difesa antiossidanti, fenomeni di riparazione e rimodellamento tissutale anomali governati dalle citochine infiammatorie e invecchiamento precoce. La dieta, inoltre, influenza fortemente la composizione e la fluidità di membrana, dalla quale dipendono le più importanti funzioni biochimiche dell’organismo. Una ridotta fluidità comporta una minore sensibilità recettoriale, causa primaria di resistenza insulinica, iperglicemia e squilibri di carattere metabolico, immunitario e ormonale. Studi recenti suggeriscono che diversi markers biochimici (ossitocina, vasopressina, PDNF/GDNF, PPAR-a, PPAR-γ, PPAR-δ, RXR, PGC1-α, anandamide, NarPE, CB1/CB2 e sfingolipidi) potrebbero essere utilizzati come indici di sofferenza cellulare o come mediatori a supporto di future strategie dieto-terapeutiche personalizzate.


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